
Disporre dei vasi sul balcone, specialmente se non si ha un giardino, significa donare un tocco di verde e di colore che ossigena l’aria e valorizza la casa. Ma le piante necessitano di cure specifiche, a seconda della tipologia che si sceglie. In stagioni che possono avere temperature estreme come l’inverno o l’estate, ciò è ancora più vero.
Il ristagno che crea la muffa
Come è noto, a dare vita alla sgradevole muffa nei vasi è il ristagno di acqua nella parte sottostante e non solo. La stragrande maggioranza delle piante, dai gerani al rampicante gelsomino, necessita infatti di terriccio ben drenato con una base ghiaiosa, perché risulti sempre umido ma non zuppo. L’acqua stagnante crea numerosi problemi.

Il marciume radicale si verifica proprio quando la pianta si presenta estremamente umida e le radici immerse letteralmente nell’acqua: ciò può nuocerle fino a farla morire. Ma non è l’unico problema. L’acqua stagnante attira insetti sgradevoli per l’uomo come le zanzare, inoltre può formare della muffa nella pianta che rilascia le sue spore nell’aria fino in casa.
Oltre al drenaggio corretto, per intervenire sulla muffa esistono metodi naturali che si usano anche per le pareti o altre superfici. Per esempio, il bicarbonato non è nocivo per la pianta e può consentire di eliminare la maggior parte dei punti di muffa. Un altro rimedio naturale si trova sempre in cucina: la cannella.
Prevenire è meglio che… ammuffire!
Tra i minerali ottimi per fare da base a un buon terriccio drenante vi è senza dubbio la zeolite, che previene in maniera determinate il formarsi di muffa. Esistono poi delle piante che a loro volta prevengono le muffe, come per esempio l’edera, da far arrampicare sulle pareti del balcone.

L’edera assorbe letteralmente l’umidità e “arreda” il balcone in maniera importante. Attenzione però a potare dove serve, per non avere un “effetto bosco” eccessivo. La ventilazione è un altro modo per impedire alla muffa di proliferare nei vasi, specie in estate quando le giornate sono calde e umide. Il balcone non sempre è correttamente areato.
Spesso, soprattutto se affaccia su un cortile, il balcone tende a non ricevere aria sufficiente: ciò significa che bisognerebbe provvedere aprendo porte e finestre per far circolare un volume maggiore di aria come si farebbe con una classica stanza. Ovviamente, anche il sole asciuga l’umidità, per cui meglio disporre le piante dove arrivano i raggi.
Irrigazione e non solo
Invece della solita irrigazione, se si teme che nei nostri vasi possa proliferare la muffa, si può provvedere miscelando il bicarbonato in una giusta quantità d’acqua e nebulizzare il tutto su foglie e fiori. Come già accennato, infatti, il bicarbonato è tra i metodi antimuffa migliori per prevenire e combattere le infestazioni funginee.

L’uso combinato di carboni vegetali e di elementi quali l’olio essenziale di Neem, quindi, può risultare efficace sin dalle prime applicazioni per contrastare la muffa. E tuttavia, occorre sempre verificare che la pianta reagisca in maniera positiva e non vada in sofferenza, perché ci sono specie più delicate.
Se il balcone presenta sia zone in pieno sole che in ombra, bisognerebbe inoltre avere cura di ruotare i vasi in modo che possano ricevere il giusto calore durante la giornata, specialmente se si presenta molto umida. Alcune piante tollerano meglio la mezz’ombra, altre vogliono i raggi diretti. E poi attenzione al terriccio!
Terra asciutta?
La terra deve presentarsi sempre umida, ma non asciutta o, appunto, colma di ristagni d’acqua. Specialmente nelle giornate più torride, il gesto migliore è quello di innaffiare di sera, quando l’acqua non evapora subito, controllando quotidianamente lo strato superficiale del vaso. Le foglie secche vanno inoltre rimosse, così come i fiori.

La pacciamatura serve per mantenere il terriccio umido, ma anche per proteggere le radici dal calore eccessivo, mentre i sottovasi andrebbero svuotati con una certa regolarità. Se occorre rinvasare una pianta, prima di farlo è sempre una buona abitudine ripulire come si deve il vaso, così da garantirle un ambiente pulito.
I metodi naturali e i gesti preventivi per la muffa sono quindi numerosi e si possono mettere in atto prima ancora che inizi la bella stagione. In linea di massima, è anche opportuno prediligere piante e fiori che non siano particolarmente vulnerabili a malattie funginee o attacco di parassiti, così da assicurarsi un balcone bello e di facile gestione.