
A volte basta davvero poco per rendere un balcone più fresco accogliente e ombreggiato, soprattutto quando il sole estivo inizia a farsi sentire avere un angolo verde riparato può fare la differenza. Le piante rampicanti in questo senso sono una scelta che unisce estetica e funzionalità. Non serve trasformare tutto da un giorno all’altro ma iniziare con qualche dettaglio ben studiato può cambiare l’atmosfera.
Quali piante rampicanti scegliere per il balcone
Tra le prime cose che vengono in mente ci sono le fioriere con griglia integrata, sono comode si trovano facilmente e si possono appoggiare o fissare dove serve. Una pianta come Gelsomino se ben indirizzata inizia a salire e dopo qualche settimana già forma una parete verde e quando fiorisce l’aria si riempie di un profumo leggero che cambia il modo in cui si vive quel piccolo spazio.

Chi ha un po’ più di manualità o semplicemente voglia di sperimentare, può costruire un pergolato leggero non serve nulla di troppo impegnativo: alcune travi in legno, delle corde robuste o una rete metallica e qualche vite anche un frangivista in bambù può bastare. Le piante rampicanti fanno il resto, la vite canadese, ad esempio cresce velocemente in autunno regala colori incredibili.
Un’idea spesso sottovalutata riguarda le catene luminose. Non solo per la sera ma giorno possono impreziosire l’insieme. Se intrecciate tra le foglie creano una sorta di cornice luminosa che quando il sole cala, trasforma in balcone in una specie di rifugio. Attenzione solo a scegliere luci a LED per non scaldare troppo e a cavo isolato soprattutto se esposte alle intemperie.
Il fai da te e il balcone per le piante rampicanti
Per chi ama il fai da te, un vecchio telaio in legno può tornare utile magari quello di una finestra dismessa o di una porta che non si usa più. Basta fissarci sopra una rete sottile anche da pollaio e piazzarla accanto a una pianta rampicante come la passiflora. In pochi mesi il telaio scompare sotto il fogliame diventando un elemento decorativo vivo e mutevole.

Un modo semplice per sfruttare ogni centimetro è puntare sulle fioriere sospese. Si possono agganciare alle ringhiere o appendere agganci al soffitto del balcone. Se c’è una copertura, l’edera è perfetta per questo ma anche il pisello odoroso o la tungergia danno ottimi risultati. Così si aggiunge vegetazione senza togliere spazio calpestabile.
Non tutte le piante rampicanti sono adatte a ogni esposizione. Il gelsomino ama il sole pieno mentre l’edera se la cava anche in mezzombra. Se il balcone è rivolto a nord meglio puntare su varietà più resistenti all’ombra. La clematide alpina ad esempio sopporta bene il freddo e non teme troppa ombra. La passiflora invece ha bisogno di luce e caldo ma cresce velocemente.
La questione degli spazi vuoti e dello ombreggiatura
Oltre al verde anche i materiali usati fanno la loro parte. Le griglie in legno danno un aspetto più caldo e naturale mentre quelle in metallo sono più resistenti ma meno accoglienti. Una buona via di mezzo è il ferro battuto magari un po’ lavorato. Si integra bene con lo stile mediterraneo e può diventare un punto focale dell’arredo.

Il trucco è combinare l’estetica e l’utilità. Non serve riempire ogni centimetro di piante. A volte è meglio lasciare spazi vuoti per dare il respiro all’insieme. Una parete verde ben curata, qualche vaso curato, due sedie e un tavolino abbassano per creare un angolo dove leggere o bere qualcosa con calma.
L’ombreggiatura non è solo una questione di piante. Anche un tiro leggero, tipo lino o cotone grigio, può essere fissato sopra una struttura per creare una copertura temporanea. In questo modo si lascia passare l’aria, ma si taglia il sole diretto. Se usato con piante rampicanti, amplifica l’effetto di frescura.
Ultimi consigli per il balcone
Anche il colore delle pareti o del pavimento fa la sua parte. Una pittura chiara riflette la luce e rende lo spazio più luminoso. Il contrasto con il verde delle piante è piacevole e dona un senso di ordine. In alternativa qualche piastrella colorata può dare un tocco esotico, specie se si usano motivi geometrici o floreali.

Le piante rampicanti poi non solo solo ombra: attirano farfalle, api e uccellini creando un piccolo ecosistema. Chi ha pazienza vedrà formarsi un equilibrio fatto di rumori neri e presenza discrete. Basta poco per rendersi conto che un balcone può diventare un posto dove rallentare veramente. Infine un ultimo consiglio.
Non tutte le piante rampicanti hanno radici contenute. Alcune come la vite americana richiedono vasi grandi e profondi. Se il nostro è uno spazio limitato meglio scegliere varietà più leggere, come le caprioline, che crescono bene anche in contenitori medi. Dunque, con questi piccoli accorgimenti anche un balcone modesto può diventare un luogo speciale.